Il Report ESG è utile anche in una PMI?
Spesso si pensa che i temi ESG – ambiente, aspetti sociali e buona governance – riguardino solo le grandi aziende. In realtà, anche le PMI possono trarre grandi benefici da un approccio strutturato alla sostenibilità.
In Business Space stiamo lavorando affinché sia possibile costruire un Report di Sostenibilità semplice ed efficace per le PMI, attraverso l’utilizzo di uno strumento informatico flessibile e adatto specificamente per le imprese di queste dimensioni, che apporta valore in termini di semplificazione documentale e praticità di lettura.
Ecco i 5 motivi per cui, secondo noi di B-Space, anche nel caso di una piccola o media impresa ha senso redigere un report ESG. Questo, infatti:
1. Costruisce fiducia e reputazione
Sempre più clienti, partner e investitori vogliono lavorare con aziende responsabili. Un report ESG ben fatto comunica in modo chiaro i tuoi valori, le tue pratiche e i tuoi obiettivi. Ti distingue dalla concorrenza e ti rende più affidabile.
2. Migliora l’accesso al credito e ai finanziamenti
Molte banche e istituzioni finanziarie iniziano a valutare le performance ESG per concedere prestiti o condizioni favorevoli. Mostrare trasparenza e impegno può facilitare l’accesso al credito o a fondi pubblici legati alla transizione ecologica.
3. Rende l’azienda più efficiente e resiliente
Misurare e rendicontare aspetti ambientali (come consumi energetici o gestione dei rifiuti), sociali (clima interno, sicurezza, parità) e di governance (procedure, etica, trasparenza) aiuta a individuare aree di miglioramento e ottimizzare i processi.
4. Ti prepara al futuro normativo e competitivo
Le normative europee stanno spingendo verso una maggiore trasparenza anche nella filiera. Le grandi aziende, obbligate alla rendicontazione ESG, iniziano a richiedere dati anche ai loro fornitori. Essere pronti oggi significa restare competitivi domani.
5. Ti rende più competitivo nella filiera
Le grandi imprese devono rendicontare anche l’impatto ESG dei fornitori. Avere un proprio report può fare la differenza per entrare e restare nelle catene di fornitura più esigenti.
In sintesi, un report ESG non è solo un documento: è uno strumento strategico per leggere la propria azienda in modo nuovo, comunicarne il valore e guidarne la crescita in modo responsabile e sostenibile.
Com’è composto un Report ESG? A titolo esemplificativo, un Report ESG per una PMI potrebbe essere suddiviso in cinque sezioni principali.
INTRODUZIONE
Chi siamo: breve profilo aziendale (settore, dimensioni, storia)
Obiettivi del report: motivi per cui si pubblica il report ESG
Periodo di riferimento: annuale o pluriennale
Metodologia: standard seguiti (es. GRI Standards, SDGs, ESRS, ecc.)
I PILASTRI ESG
1. Environmental [l’ambiente]
Consumi energetici (totale, per fonte: rinnovabile/non)
Emissioni CO₂ (dirette e indirette se disponibili)
Gestione dei rifiuti (quantità, tipologie, riciclo)
Uso delle risorse: acqua, materiali, packaging
Iniziative ambientali: certificazioni ISO 14001, efficienza energetica, compensazioni, ecc.
2. Social [il sociale]
Occupazione: numero dipendenti, parità di genere, età
Salute e sicurezza: incidenti, formazione, DPI, certificazioni ISO 45001
Formazione: ore di formazione annue, temi
Relazioni con la comunità: volontariato, donazioni, rapporti con il territorio
Inclusione e diversità: politiche e azioni
3. Governance
Struttura societaria: composizione CDA, proprietà
Etica aziendale: codice etico, anticorruzione, whistleblowing
Gestione dei rischi: mappatura e politiche ESG
Coinvolgimento stakeholder: modalità di dialogo (es. questionari, incontri)
INDICATORI CHIAVE (KPI) ESG
Tabelle o infografiche con dati sintetici
Confronto rispetto all’anno precedente (se disponibile)
OBIETTIVI FUTURI E MIGLIORAMENTO CONTINUO
Target di sostenibilità (es. riduzione emissioni del 20% in 3 anni)
Azioni previste per raggiungerli
ALLEGATI O APPENDICI
Glossario
Dati di dettaglio
Riferimenti normativi o standard usati
Nell'approcciare la redazione di un report ESG è utile tenere a mente alcuni principi guida. La semplicità e la trasparenza sono fondamentali: è sempre preferibile presentare i dati in modo chiaro e onesto, piuttosto che cedere alla tentazione di edulcorare i risultati. Non serve la perfezione, l'importante è iniziare il percorso, anche partendo da dati parziali, con l'obiettivo di migliorare e arricchire la rendicontazione nel tempo. Un altro aspetto cruciale è il coinvolgimento interno: includere chi lavora in azienda nella raccolta delle informazioni non solo facilita il processo, ma rafforza la cultura della sostenibilità in azienda. Infine, ogni report deve essere personalizzato per riflettere fedelmente la specifica realtà e i valori dell'impresa.
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